martedì 13 novembre 2012

CALCIOMERCATO, FLORENZI E BERTOLACCI


Alessandro Florenzi si tinge d'azzurro. Il centrocampista della Roma è convocato per la prima volta da Cesare Prandelli per la partita di mercoledì contro la Francia, al posto di Daniele De Rossi, escluso per il codice etico. "La convocazione arriva in un momento sportivamente difficile per la squadra. È facile intuire che per un ragazzo nato a Roma e tifoso della Roma lo stado d'animo non è l'ideale, ma questa chiamata è un evento straordinario, un sogno che si avvera", commenta a TuttoMercatoWeb.com l'agenteAlessandro Lucci. "La chiamata però nasce dall'esclusione di De Rossi, che oltre ad essere un grande calciatore è anche un punto di riferimento per Alessandro. Diventa quindi difficile trovare il tempo per gioire. Il derby andato male e l'esclusione di De Rossi spengono questa gioia enorme". Ma ci sono tanti motivi per sorridere. "È un passaggio chiave per la sua carriera, che ovviamente lo riempire d'orgoglio. Ha 21 anni, è italiano e come cultura sportiva è difficile che i ragazzi a quest'età siano protagonisti e approdino in Nazionale".
Lucci è stato anche l'intermediario del trasferimento di Djamel Mesbah al Milan. In estate sembrava con la valigia in mano, doveva andare al Palermo per rinforzare la fascia sinistra rosanero. "Avevamo chiuso il trasferimento, poi è mancato l'ok di Zamparini. Non so cosa accadrà a gennaio, non voglio neanche pensarci adesso. Djamel però è felice di stare al Milan, che è una grande famiglia e vorrebbe rimanere perché recuperato dall'infortunio che lo ha tenuto fermo sarà utile alla squadra di Allegri".
In estate Lucci ha curato il passaggio di Walter Gargano dal Napoli all'Inter. "Un'oppportunità che Walter voleva fortemente. Sta facendo bene, i compagni hanno uno splendido rapporto con lui e quindi, il matrimonio con l'Inter - prosegue Alessandro Lucci - è stato più che corretto". Il discorso scivola poi su Mirko Vucinic e la Juventus che sabato ha schiantato il Pescara. "Come valore assoluto questa Juve può arrivare in alto, dove è già. È il club e la squadra da primi posti in Italia e ora si sta affacciando anche in Europa. Mirko è stato ed è un giocatore importante all'interno di un gruppo forte. Speriamo continui così, a Torino sta bene. La Juve è forte indipendentemente dagli interpreti". Infine spazio ad Andrea Bertolacci, che si candida al ruolo di trascinatore del Genoa, nonostante l'età e il momento delicato della squadra. "Sono contento per Andrea, ieri ha dato un sengale di forza tecnica e caratteriale. Il Genoa risalirà, tecnico e club possono contare su Bertolacci, che anagraficamente è un '91 ma in realtà - conclude - è molto più maturo della sua età".

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