Articolo pubblicato sul Corriere dello Sport a firma di
Guido D'Ubaldo e Roberto Maida
Analisi di un crollo. La Roma è stata ridimensionata a Napoli: il 4-0, giunto otto anni dopo l’ultimo, che risaliva a una partita contro la Juventus, ha riscoperto limiti della squadra giallorossa che erano stati nascosti dai risultati positivi degli ultimi due mesi. La Roma è uscita da un mercato complicato, dove non è stato fatto tutto quanto era necessario. Non c’è un terzino destro titolare, per esempio, e Fonseca ha cercato di andare avanti con quelli che ha. Tra Santon, Karsdorp e Bruno Peres è evidente la carenza di un uomo forte. I ricambi in panchina non sono all’altezza dei titolari, si è visto chiaramente contro il Napoli. Non è un caso che la Roma fallisca quasi sempre gli appuntamenti più importanti, quelli contro gli avversari che la precedono in classifica.
Il Napoli era dietro, ma è una delle candidate allo scudetto. La Roma di Fonseca ha espresso a tratti un calcio spettacolare, ma quella giocata nello stadio che sarà intitolato a Maradona non è la prima partita nella quale non è mai stata pericolosa per tutti i novanta minuti. Uno zero assoluto in fase o? ensiva. Domenica Dzeko era il fantasma di se stesso, non ha ancora recuperato la migliore condizione fisica dopo il Covid, ma sono mancati anche Mkhitaryan e Pedro, che avevano spinto qualche opinionista a giudizi un po’ troppi ottimistici nelle ultime settimane. [...]
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