giovedì 4 ottobre 2012

El Shaarawy, CR7 e il calcione di Lavezzi: top e flop della Champions


 Milan scaccia i fantasmi con una prestazione di cuore e sacrificio, battendo lo Zenit per 3-2 e staccando i russi - veri e propri spauracchi per il secondo posto - in classifica. Quattro punti e doppio scontro con il Malaga, i rossoneri possono dormire sonni quasi tranquilli. L'Anderlecht intanto affonda con gli iberici, così come l'Ajax fa lo stesso con il Real Madrid. Brutta stecca per il Paris Saint Germain di Ibra (che perde con il Porto), mentre il Manchester City di Balotelli si salva all'ultimo minuto su un indemoniato Borussia Dortmund.
I top
Stephan El Shaarawy - Il fantasista italoegiziano fa ammattire la difesa dello Zenit, salvo poi rientrare per le emergenze difensive. Sembra un giocatore totale, l'addio di Ibrahimovic lo ha responsabilizzato, così come la mancanza reiterata di Robinho, anche se il brasiliano è pronto a ritornare protagonista. Sta facendo quello che i tifosi milanisti si auguravano di potere ricevere da Pato. Che rischia di doversi accomodare in panchina pure se disponibile.
Cristiano Ronaldo - Tripletta, così, tanto per gradire. In Europa il Real è un rullo compressore, ogni stagione può essere quella giusta per la squadra di Mourinho. La preoccupazione è più per la polveriera che si può venire a creare - e forse si è già creata - alla Casa Blanca. Come al Chelsea al terzo anno, d'altro canto.
Meteora Eliseu - Chi se lo ricorda all'Olimpico con la maglia della Lazio? In pochi, perché l'esterno portoghese ha giocato davvero poco con i capitolini, rappresentando però una buona plusvalenza giacché arrivato a parametro zero. Due gol per mostrare al Milan che la trasferta alla Rosaleda non sarà per nulla semplice.
I flop
Il calcione di Lavezzi - Sette minuti per l'attaccante argentino, che esce per uno stiramento all'adduttore dopo che viene inserito al posto di un Menez a dir poco evanescente. Pessimo inizio a Parigi per il Pocho, che decide di calciare una borsa termica presente a bordo campo dopo la sostituzione con Javier Pastore. Insomma, i primi approcci dell'avventura transalpina - fra squalifiche e show - è da caso mediatico, e l'addio a Napoli non sembra ancora del tutto metabolizzato.
Dinamo Zagabria - Filotto. Ovverosia otto partite sulle ultime otto senza raccogliere punti. Stavolta è la Dinamo Kiev a fare soffrire i tifosi croati, che escono con un 2-0 e la netta sensazione che anche quest'anno l'avventura continentale finirà presto. Dopo l'occhiolino di Vida contro il Lione, agli dei dello sport non può fare altro che piacere.
Manchester City - Male per ottantanove minuti, fino al rigore - dubbio - che viene trasformato da Balotelli nonostante la provocazione di Weidenfeller. Il Borussia domina in lungo e in largo, prendendosi qualche rischio, ma il City esce ridimensionato dal campo europeo per l'ennesima volta.

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