martedì 9 ottobre 2012

Juventus-Napoli, è sfida totale: strategie simili per puntare in alto


Mancano ancora undici giorni, mancano tutti gli impegni delle Nazionali - per l'Italia di fronte ci saranno Armenia e Danimarca - eppure la supersfida di sabato 20 ottobre fa già parlare di sé. E la gara tra le due pretendenti più accreditate per la conquista del titolo, un faccia a faccia tra due squadre che viaggiano e mille e dopo sette giornate hanno una media punti spaventosa: 2.71 a partita. Juventus-Napoli si presenta con queste credenziali, una rivalità storica che in questo campionato varrà, quasi sicuramente, il tricolore.
Quella che andrà in scena nel primo anticipo delle 18, però, è anche la partita tra due squadre che questa estate hanno affrontato il mercato in maniera abbastanza simile. La Juventus, fresca vincitrice dello Scudetto, ha pensato solo a completare una rosa forte di un gruppo già collaudato nella stagione precedente. Il Napoli, capace a maggio di alzare al cielo la Coppa Italia, ha adottato la stessa strategia anche dopo la cessione di Ezequiel Lavezzi al Paris Saint-Germain. Entrambe hanno riportato alla casa madre il giovane più promettente uscito negli ultimi anni dal settore giovanile: Sebastian Giovinco alla Juventus, Lorenzo Insigne al Napoli. Entrambe hanno rinforzato la difesa con un acquisto a basso costo inserito nel gruppo senza alterare gli equilibri dello spogliatoio. C'è chi come i bianconeri ha deciso di spendere qualcosa in più sull'ingaggio per prendere Lucio a parametro zero. E chi come il Napoli ha versato poco meno di due milioni di euro nelle casse della Fiorentina per Alessandro Gamberini.
A centrocampo gli acquisti più interessanti. Qui non solo comprimari, ma anche calciatori capaci di completare l'undici titolare. A Napoli il caso Walter Gargano è subito stato risolto con l'acquisto - sempre dalla Fiorentina - di Valon Behrami. Sette giornate di campionato per prendere il posto del connazionale Dzemaili e diventare subito essenziale per Walter Mazzarri. Ha finito in crescendo il primo scorcio di stagione e il tecnico di San Vincenzo si augura di ritrovarlo allo stesso modo dopo gli impegni con la Svizzera. Ancora migliore - voti alla mano - l'inserimento nell'undici titolare di Antonio Conte di Kwadwo Asamoah, arrivato come sostituto dei tre interni di centrocampo e subito scoperto come fluidificante di sinistra, capace di porre fine a quella falla sulla corsia mancina che lo scorso anno ha rappresentato l'unico il tallone d'Achille dei bianconeri.
Primi dopo sette giornate ci si arriva anche così. Senza stravolgimenti al ribasso come Inter e, soprattutto, Milan; o rivoluzioni come quella operata dai dirigenti della Roma che hanno bisogno di tempo per essere assimilate dai calciatori. Per la sfida delle sfide manca ancora tempo. Il countdown è partito solo da poche ore, ma l'attesa sembra già interminabile.

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