Petrachi a Radio Sportiva:
Ho cercato con la nuova proprietà della Roma di far capire che avrei proseguito volentieri un lavoro che avevo cominciato, ma oggi non è possibile. Devo pensare di ripartire. C'è stato qualche contatto, sicuramente non vivo del cercare società blasonate. Cerco un progetto dove fare calcio, la cosa che conosco di più e che per me è una religione: chi mi prenderà troverà uno che si dedica notte e giorno a quello che fa".
Come vivo le partite della Roma? Lo dico col sorriso, si fa un po' fatica. È stata una separazione difficile, forte, inaspettata, vedere la propria squadra con 8-9 undicesimi che hai portato, compreso l'allenatore, è evidente che senti qualcosa ed è difficile distaccarsene soprattutto quando si è fermi e non si è ancora cominciata una nuova avventura. Faccio il tifo per la Roma a voce alta, ci sono tanti ragazzi eccezionali, lo hanno dimostrato in un momento difficile con un passaggio di proprietà in corso e con una figura come quella del direttore che sparisce all'improvviso...ci sono dinamiche non semplici in uno spogliatoio. Anche quelli della vecchia guardia sono tutti ragazzi che hanno uno spirito di professionalità eccezionale, in tutto questo il mister è stato bravo ed è riuscito a unire a sé questi ragazzi nelle difficoltà".
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