La cosa che più addolora è stata prendere atto che, in molti casi, il comportamento più ostile verso la società sia venuto proprio da chi, all'interno della stessa, ha operato per anni.
Ma veniamo al dunque.
Pensavamo, evidentemente sbagliando, che le motivazioni che hanno indotto la società a “salvare” la squadra maschile piuttosto che la femminile fossero scontate e comprensibili a tutti, dal momento che i costi di una serie A femminile superano di diverse decine di migliaia di euro quelli della B maschile e dell'under 21 messe insieme, senza tralasciare il fatto che “far sparire” una squadra appena laureatasi campione d'Italia sarebbe stato per la società ancora più umiliante.
Riguardo alla mancanza di correttezza e professionalità, ricordiamo che il Perugia, nonostante le gravi difficoltà economiche, ha sempre puntualmente onorato i propri obblighi verso i fornitori, i tecnici e i giocatori. Tante società, anche blasonate, sono purtroppo state costrette a sospendere i pagamenti, a mandare in trasferta giocatrici e giocatori con mezzi propri e magari con un “cestino” per i pasti. Questo il Perugia calcio a cinque non lo ha mai fatto......e anche la dolorosa scelta di non iscrivere la squadra femminile è, al contrario di quanto detto da molti, un gesto di serietà e correttezza: ”intanto iscriviamoci....poi vedremo....casomai pagheremo la multa per il ritiro...” è una frase che spesso ci è stata rivolta. La serietà allora è partire per una nuova stagione senza un minimo di certezze o, peggio, con quella di non poter finire il campionato, oppure avere la forza di fermarsi evitando così ai propri tesserati una stagione tra mille difficoltà organizzative ed eonomiche? L'annuncio della mancata iscrizione della squadra femminile, lo ripetiamo ancora una volta è stato dato solo a iscrizione scaduta perché si è sperato fino all'ultimo in un “miracolo”, ma alle ragazze, seppur in via confidenziale e senza ufficialità, era stata comunicata la reale situazione di difficoltà e comunque non è mai stata data garanzia alcuna della prossima iscrizione. Capiamo perfettamente il dispiacere e la delusione di chi ha creduto in questo progetto e per questo tanto si è adoperato, ma dovrebbe essere superfluo dire che questi sono anche i nostri sentimenti.....come si potrebbe pensare il contrario? Quello che invece fatichiamo a capire sono i gratuiti commenti e le insensate profezie di chi ha messo al servizio del Perugia calcio a cinque la propria professionalità ricevendo un trattamento altrettanto “puntuale e professionale”. Desideriamo, infine, ringraziare tutti i dirigenti, i tecnici ed i collaboratori che in questi anni ci sono stati vicini ed hanno contribuito, a vario titolo, ai successi del Truffarelli calcio a 5, prima, e del Perugia calcio a cinque, poi. Il ringraziamento più sentito va però alle nostre giocatrici che, nel corso degli anni, ci hanno resi orgogliosi di appartenere a questa società. Difficile fare nomi perché l'elenco sarebbe lunghissimo e rischieremmo di dimenticarne qualcuno, preferiamo allora citarne uno per tutti ILARIA CAPORALETTI, IL NOSTRO CAPITANO, a lei, e quindi a tutte, la nostra sincera gratitudine per l'attaccamento alla società dimostrato in campo e fuori. Auguriamo a tutte le migliori fortune personali e sportive in altre squadre, con la certezza che sapranno dare il proprio prezioso contributo, come avvenne, in passato, “con il grifo nel petto”
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Perugia Calcio a 5 riparte in questa maniera |
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