Foto Letizia Costanzi - SheFutsal |
E' la settimana delle settimane in casa Lazio. La formazione capitolina ha disposizione il primo match point per lo scudetto.
Ultimi giorni trionfali per la sezione femminile del calcio a 5: la prima squadra ha vinto gara 1 per il tricolore in casa della Ternana ( 7-1 ) e la categoria Juniores, guidata in panchina da mister Regni, ha vinto lo scudetto nella finalissima disputata al PalaJacazzi di Aversa contro il Futsal Breganze.
La finale scudetto della Serie A Femminile è strutturata al meglio delle tre gare. Non conta nè il risultato, nè la differenza reti, nè i gol segnati in trasferta. La Lazio, in virtù del successo di Terni, ha disposizione il primo match ball della serie.
La Ternana invece è costretta a vincere - ma con qualsiasi risultato - per portare il discorso a gara 3 (nel caso verrebbe disputata martedì prossimo al Pala Gems di Roma).
In casa Lazio, come di consueto, la concentrazione è altissima e nei giorni di avvicinamento a questa partita non si tralascia nessun aspetto tecnico/tattico e psicologico. Ogni fattore, ogni piccola sfumatura può essere determinante ai fini dell'assegnazione del titolo. Anche perchè, come detto in precedenza, non si parte dal +6 della gara d'andata ma dallo 0-0.
Per il suo team ci mette la faccia capitan Pamela Presto, a caccia del suo secondo tricolore ( non male in tre edizioni di Serie A ) dopo quello conquistato con la maglia della Pro Reggina due anni fa.
In caso di successo finale, altre quattro calcettiste della Lazio conquisterebbero il 2° scudetto in 3 anni di Serie A. Si tratta di Valentina Siclari e Marcella Violi ( compagne della Presto nella Pro Reggina ), e di Cely Gayardo e Gimena Blanco ( campioni d'Italia con l'Az di patron Zulli ).
Blanco ha vinto uno scudetto anche con la maglia del Napoli a 22 anni ma ancora non era stata istituita la Serie A.
Pamela Presto è consapevole della difficoltà della finale contro la Ternana ma lo è anche del fatto che quest'anno la Lazio ha vinto tutte e 36 le partite che ha disputato ( 26 Serie A + 7 playoff + 3 Coppa Italia; dove il Montesilvano è stato piegato ai calci di rigore ).
Gara 1. Lazio praticamente perfetta. Quando si vince per 7-1 sul campo di una corazzata come la Ternana significa che tutto è andato per il verso giusto. La grandi opportunità delle padrone di casa si contano sulle dita di una mano. Tre volte Amparo - gol su svarione di Melissa Cary, palo e miracolo di Sara Giustiniani - e Patri Jornet, frenata solamente da una parata ai limiti dell'incredibile della Giustiniani.
"Abbiamo disputato un'ottima partita così come l'abbiamo preparata nel corso di queste settimane. Sapevamo che per vincere dovevamo giocare una gara pressoché perfetta, cercando di commettere meno errori possibili soprattutto in fase di impostazione perché conosciamo bene la Ternana che con Amparo, Patri e Jessiquinha è molto abile nelle ripartenze. Siamo entrate in campo cariche, con grande determinazione e voglia di imporre il nostro gioco nonostante giocassimo fuori casa difronte ad una cornice di pubblico del genere. Gli errori ci stanno soprattutto in una finale dove in palio c'è un trofeo così ambito come lo Scudetto dove vi è molta tensione e responsabilità. Non mi sento di colpevolizzare nessuno nell'occasione del goal credo ci sia stato un fraintendimento tra Melissa e Cely dovuto alla scarsa comunicazione, con un palazzetto così pieno era veramente difficile poter parlare tra di noi.
Sara ha fatto un paio di interventi ottimi dando sicurezza e tranquillità alla squadra, anche lei ha dato il suo contributo per portare a casa Gara 1".
La finale scudetto ha una formula particolare, è strutturata al meglio delle tre gare. Togliendo l'aspetto emotivo che un 7-1 implica, a livello pratico è come se aveste vinto 1-0. Perchè se la Ternana vi batterà con qualsiasi risultato in gara 2 - cosa che non è mai riuscita a nessuno fino a questo momento - si andrà a gara 3
"Credo che 7a1 sia un risultato netto ma sul quale non possiamo ne dobbiamo cullarci. Domenica ci aspetta la partita più importante della stagione e non bisogna più pensare a quello che abbiamo fatto in Gara1. Ogni partita ha una storia a se e la Ternana verrà a Roma cercando di metterci in difficoltà il più possibile, giocandosi tutte le carte a disposizione. Noi dobbiamo semplicemente giocare la nostra partita mettendo in campo la determinazione giusta senza sottovalutare l'avversario ma portando rispetto al di la del risultato di Terni"
Lù a parte, a Terni è stato il trionfo del gruppo. Le italiane ( Te, Siclari, Violi, Guercio e Giustiniani ) avete avuto un ruolo determinante al pari delle straniere. Trovi questo aspetto gratificante?
"Per noi italiane è molto gratificante essere considerate al pari delle straniere. Non scopriamo di certo noi Lucileia, Cely o Gimena ma assieme a loro siamo cresciute tantissimo a livello tattico e tecnico e credo che anche loro insieme a noi abbiano fatto lo stesso. Chiunque scende in campo cerca di dare il massimo al di la dei minuti che vengono concessi. Credo che una grande squadra si dimostra tale non per le individualità ma per il collettivo e quella di domenica, così come tutte le altre partite, è stata la vittoria del gruppo e non del singolo. Siamo un gruppo unito all'interno del quale non esiste chi è più bravo o chi meno, lottiamo tutte per un unico obiettivo pronte a batterci l'una per l'altra"
Avete il primo match point della serie. Sei felice - da capitano - di avere l' opportunità di alzare questa coppa davanti alla tua gente in caso di successo domenica prossima?
"C'è ancora una partita importante da vincere a tutti i costi. Sono molto fiduciosa per Domenica e credo fortemente che daremo ai nostri tifosi, ai nostri familiari che ci seguiranno, alla società che ha puntato tanto su di noi questo successo. Io da capitano non vedo l'ora di poter alzare questo trofeo che racchiude un anno fatto di sacrifici dove ci siamo tolte tante soddisfazioni con la vittoria della Coppa Italia, battendo ogni record di punti e di vittorie. Non so descrivere a parole quali sensazioni ed emozioni si provano ad essere il capitano di una squadra del genere, sono molto orgogliosa di esserlo e vincere lo Scudetto davanti alla nostra gente sarebbe un epilogo perfetto"
Se tricolore sarà, Tu, Siclari e Violi sareste le uniche calcettiste italiane nella storia della Serie A ad aver vinto 2 scudetti su 3 edizioni. Ci avevi pensato ?
"Credo che avere la possibilità di vincere 2 scudetti su tre edizioni per me, Siclari, Violi così come per Cely e Blanco che lo vinsero lo scorso anno con l'AZ, sia un occasione che non ci faremo sfuggire. Per noi tutte credo che ogni vittoria ha un sapore diverso ma allo stesso tempo unico. Essere le tre calcettiste italiane a poter vincere il nostro secondo scudetto è motivo d'orgoglio ma rappresenta per noi un punto di partenza e non di arrivo perché,come è stato per il primo scudetto, noi non ci accontentiamo mai e vorremmo aggiungere alla nostra bacheca tanti altri trofei".
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