domenica 8 novembre 2020

202 gol e 18 trofei, Mkhitaryan è immenso ma c’è pure chi lo ha criticato pesantemente a Roma

 Quando è arrivato a Roma, è stato deriso come se fosse l’ultimo arrivato.  E non fingete di non saperlo che vivete anche voi sui social o in questa città.  Le prese per il culo si sono sprecate.  

“Se l’ha preso la Roma, sicuramente è finito”. "E' venuto a Roma in vacanza".  “Con lui e Dzeko facciamo un attacco quota 100”.  E tante altre caz*ate di questo tipo.  

Stron*ate che avete rispolverato anche in occasione dell'arrivo di Pedro (ma fa così ridere la cosa di 'quota 100'?! Chiedo per un amico...)

Ma d’altronde questa è una città capace di criticare una squadra imbattuta sul campo. Una squadra che sta facendo meglio di Juventus e Inter nonostante una rosa più corta e nonostante questi club abbiano speso nettamente di più.

C'è l'Inter di Conte, oggetto del desiderio di molti voi, che ha speso mille miliardi di euro sul mercato per non avere gioco. Per avere meno punti della Roma. Per avere appena 2 punti su 9 in Champions League. Per dire... ma certe cose qualcuno deve pur ricordarle...

Mkhitaryan è il gioco del calcio. Lo vedi strappare palloni agli avversari come se fosse un mediano, lo vedi restare in piedi dopo contrasti con giocatore molto più fisicati, lo vedi fare il regista, fare l'incursore, fare l'esterno, fare il trequartista, fare il centravanti.

Lo vedi segnare in tutti i modi. Persino di testa in mezzo ad una selva di persone. Staccare come se fosse un centravanti alto due metri. Lo vedi servire assist in quantità industriale. Lo vedi segnare 202 gol in carriera. Ripeto, 202 gol in carriera tra club e Nazionale. Lo vedi vincere 18 trofei da protagonista. 

Uno come Klopp andava pazzo di lui, ora avete capito il perché. ci avete messo un po' ma alla fine lo avete capito... Forza Roma! 


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