martedì 28 agosto 2012
BOJAN è DEL MILAN
La Roma del pallone è scatenata. Capace di cambiare idea in un momento. Così la cessione di Bojan - il deludente e spesso vituperato Bojan dello scorso anno – al Milan per ragioni di bilancio (alto stipendio)e scelte sul futuro (meglio valorizzare prodotti di proprietà, da Lamela a Nico Lopez, invece di un giocatore del Barcellona il cui riscatto è proibitivo: 40 milioni), diventa un caso e un “errore madornale” come opinionisti nelle radio e tifosi che intervengono nelle trasmissioni o nei forum stanno dicendo dalle prime ore del mattino quando si è sparsa la notizia dell’imminente accordo tra Sabatini e Galliani.
Un'estate ad aspettare la Roma di Zeman ha fatto crescere nel popolo giallorosso la voglia di vincere tutto e subito: mostrando già alla prima partita spettacolo, gol, e già la squadra ideale. I tifosi dopo le delusioni dello scorso anno hanno voglia di tornare protagonisti. In questa chiave chiedono acquisti e non ammettono cessioni. Non solo - ovviamente - il pluridecorato capitan futuro De Rossi (e le ragioni sono facilmente comprensibili), ma neanche una costosa riserva di lusso quale è oggi Bojan.
Eppure nella ormai certa cessione del talento spagnolo non sbocciato ci sono molte ragioni comprensibili. Partiamo dai numeri. La Roma partecipa a due competizioni (in pratica gioca “solo” una partita a settimana) e si schiera in attacco con tre punte, in rosa al momento ne ha (o forse sarebe meglio dire aveva...) otto: Osvaldo, Totti, Destro, Lamela, Bojan, Lopez, Borriello, Tallo. Il tridente titolare sulla carta è formato dai primi tre nomi (Osvaldo, Totti, Destro). La prima alternativa è Lamela, altro talento ancora in erba ma costato al club più di 20 milioni e da valorizzare ad ogni costo. La seconda poteva essere Bojan, ma al suo fianco è cresciuto rapidamente Nico Lopez, talentino diciottenne di proprietà, mentre lo spagnolo è in prestito e ha un diritto di riscatto mostruoso. In più se la Roma non riuscisse a piazzare Borriello si ritroverebbe anche un altro attaccante più il giovane Tallo. Ora la domanda che si può/deve porre è: possono bastare 5 punte in una stagione? Zeman ritiene di sì.
Oltre a dar fiducia al tecnico c’è poi il discorso economico: è giusto spendere quasi tre milioni di ingaggio per un “panchinaro” che verrebbe utilizzato spesso a partita in corso e che farebbe da tappo a Lopez (che resta in ogni caso la quinta scelta)?
Quindi un motivo tecnico: se c’è un giocatore che lo scorso anno ha deluso le attese quello è stato Bojan. Cosa ha fatto lo spagnolo per giustificare tanta delusione ora che si parla di un suo addio? In pià Bojan vuole giocare e il Barcellona che detiene il cartellino vorrebbe altrettanto per vederlo valorizzato.
Ultimo elemento: è giusto rinforzare una diretta avversaria? No, certo, ma il calcio vive anche di bilanci e conti da far tornare. Con lo stesso metro non era giusto dare Borriello alla Juve lo scorso anno, senza dimenticare che lo stesso Borriello era stato dato dal Milan alla Roma l’anno precedente con una formula vantaggiosa. A volte i favori vanno anche resi. E gli ingaggi alleggeriti.
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