ROMA - «Il City mi voleva ma io resterò alla Roma». Daniele De Rossi conferma la voglia di rimanere in giallorosso nonostante il forte interessamento del club inglese guidato da Mancini. In una conferenza stampa attesissima, il centrocampista ha fatto chiarezza su tutto, dal suo rapporto con Zeman fino alla campagna acquisti, passando per il contatto con Mancini e la sfida a distanza con la Juve. Rileggi tutte le dichiarazioni di De Rossi:
«STO BENE QUI»
In una sala stampa gremitissima, De Rossi annuncia: «Sto bene qui e non ho mai chiesto a nessuno di andare via».
LE TARANTELLE
Il centrocampista tronca ogni discorso su un ventilato trasferimento al City. «Non era mia intenzione venire qui ed annunciare la terza guerra mondiale, ma dopo tutte queste tarantelle devo dire la mia. Il giorno che vorrò andarmene, e non credo che succederà a 29 anni ma potrebbe sempre essere, verrò qui e lo dirò, assumendomi le mie responsabilità. Messaggi di Mancini, telefonate, è stato scritto di tutto. Alcuni articoli mi fanno sorridere, altre cose sono state scritte e sono gravi. Ho parlato una volta con Mancini che voleva sapere cosa ne pensavo, lo stimo e faccio sempre il tifo per lui. Ma non è un referente, non è un mio amico. E' stata una pressione mediatica forte: ho detto alle parti interessate che io volevo rimanere e pressioni non ne ho più avute. Poi sono pressioni piacevoli. Mancini non ha mai detto 'rischi di fare la fine di Totti'. Lui stima Francesco in maniera incredibile. Totti finirà la carriera come minimo con uno scudetto. E' poco per uno come lui, che poteva vincere il Pallone d'oro. Io sono forte ma non sono un talento indiscutibile come Francesco, ma chiudere uno scudetto nei prossimi 5 anni vorrebbe dire chiudere al massimo la mia carriera».
ACQUISTI OK
«La Roma ha fatto investimenti. Sono stati presi giocatori ambiti da tutti e anche altri giocatori molto bravi che non conoscevo. Mi dispiace siano andati via giocatori come Heinze, Cassetti o gente che ha fatto parte di un gruppo storico, come Pizarro, Okaka e forse anche Borriello».
«IL CITY MI HA CERCATO»
«È difficile quantificare una proposta indecente: se per qualcuno valgo 100, per altri potrei valere zero». Daniele De Rossi risponde così a chi gli chiede se abbia provato fastidio nel sentirsi dichiarare cedibile dalla Roma, ma solo davanti ad un'offerta "mostruosa". «Però - aggiunge il centrocampista -. Nel calcio sono stati ceduti Zidane, Cristiano Ronaldo». De Rossi ha anche ammesso l'interessamento del City: «Durante l'Europeo ho sentito di diverse squadre, ma una sola ha fatto passi importanti».
«PREFERIVO MONTELLA»
«Speravo che Luis Enrique si potesse prendere una rivincita, ma dopo che è andato via non ho mai messo in dubbio la mia permanenza. Si è detto che ho problemi con Zeman, ma una bugia clamorosa. Quando stavano per scegliere l'alleantore, speravo prendessero Montella. Pensavo potessi avere problemi con Zeman, invece ho trovato completamente una persona diversa da come mi aspettavo, è molto piacevole. Con lui mi trovo benissimo, poi si fatica come non ho mai faticato ed è molto stimolante Spero con lui di avere un giovamento, quando prendi palla gli attaccanti fanno mille movimenti e hai molte più opportunità. Se giocerò più avanti potrei fare anche gol. Luis Enrique? L'ho conosciuto per un anno e non posso fare un paragone. Dal punto di vista umano e calcisitico mi sono trovato molto bene. Spero di essre molto adatto al gioco di Zeman, ma il calcio è quello. Ci sono vari moduli, però il calcio è quello ».
«HO FATTO UNA SCELTA»
Restare alla Roma senza se e senza ma? «È una domanda a cui deve rispondere la società: mi hanno fatto un contratto importantissimo solo 6 mesi fa, io ho fatto una scelta, anzi ho riconfermata una scelta che ho fatto 30 anni fa».
ZEMAN E LA JUVE
De Rossi fa il punto sulla nuova stagione: «Quest'anno ci siamo rinforzati più di altre squadre, se c'era un divario tecnico si è un po' assottigliato. La Juve è ancora un po' più forte, ma non sempre la più forte vince. Non credo che le frasi di Zeman possano impedirci di vincere, o almeno non più. Sicuramente si comincia con un clima bello acceso, anche per quello che è successo in Supercoppa. Con i giocatori della Juve non ho un odio particolare, anzi diversi di loro sono miei amici. Non me la sento di dire vinceremo lo scudetto, ma la sensazione è che si può fare una grande stagione. Non mi sento di mettere dei paletti. Spero che possiamo entrare almeno in Champions League».
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