sabato 25 agosto 2012

Grande partenza della Lazio Primavera. Mago Bollini

This is the end, cantavano i Doors, questo è solo l'inizio, canta la nuova Primavera di Bollini. Riflettori puntati sui partenti, che si chiamassero Marin, Tommasone, Rocco Giordano per tutta la lunga estate romana, ma con il Pescara già si fa sul serio. Poche speranze di replicare il roboante 10-1 di un anno fa: il nuovo gruppo agli ordini di Bollini ha tutto da dimostrare, e nulla da perdere. Out Keita, ancora noie burocratiche, Vivacqua e Alleva per infortunio, gradito ritorno di Rozzi dalla prima squadra per dare vivacità all'attacco, e minuti nelle gambe al bomber. Per il resto, rispetto all'ultima amichevole col Grosseto, confermati Falasca e Cataldi a centrocampo, inserito Crecco al posto di De Francesco, mentre là davanti, oltre a Rozzi, la boa Tira e alla sua destra Lombardi. Bucchi, ex punta tra gli altri del Perugia, è alle prese con un nutrito gruppo di ex-Allievi che sono arrivati secondi lo scorso anno nel campionato di categoria, e promettono bene

PRIMO TEMPO - La Lazio parte subito fortissima, Tira scatta imbeccato da Cataldi, e la butta dentro rasoterra, ma per il guardalinee è fuorigioco. 7', ed è ancora Lazio, cross dalla sinistra di Cataldi ed è il centralone lituano Vilkaitis a spuntare sul secondo palo: il pallone è fuori di pochissimo. Passano 3 minuti, e la Lazio passa: Tira si libera in area, sinistro sul secondo palo, e Savelloni è battuto. Il ritmo scende, la Lazio vorrebbe controllare il match, i lampi di Rozzi illuminano il gioco: pian piano il Pescara comincia a farsi vivo, prima un tiro di Spano al 33', e nell'ultimo quarto d'ora la squadra di Bucchi preme sulla retroguardia, senza riuscire a far male alla Lazio.

SECONDO TEMPO - Il secondo tempo è controcanto del primo: ancora Lazio a partire fortissima, bastano tre minuti (48') e una percussione centrale di Cataldi, uno dei migliori in campo, viene premiata dal gol: un tiro delizioso del numero 8, e la Lazio raddoppia. Poi ancora Vilkaitis su punizione: un brivido per l'estremo difensore abruzzese, ma il suo tiro potente finisce alto. Poi è monologo pescarese, o quasi: Camilli imperversa tra le maglie dei difensori biancocelesti, Scarfagna in uscita lo ferma, e dopo pochi minuti, al 61', devia di piede il tiro debole di Di Francesco, ammonito nel primo tempo per un'entrataccia su Lombardi. Ancora Camilli grazia Scarfagna: il suo colpo di testa a porta vuota finisce alto. Il 10 del Pescara, Pizzi, prova ad inventare, la Lazio è in difficoltà, al 73' Bollini toglie l'autore del gol Tira per rinforzare il centrocampo: dentro Di Francesco. La Lazio ne acquista in solidità, e all'80' chiude i giochi: contropiede di Rozzi, diagonale di capitan Rozzi, e game over Pescara. Paterni pochi minuti dopo sostituisce l'autore del gol del KO, Rozzi, e doppio cambio Pescara: escono Iannascoli e Camilli per Masciovecchio e Marinaro. This is the end, my only friend, the end, cantavano i Doors, e canticchiano i giocatori del Pescara: il match volge lentamente al termine, la Lazio controlla agevolmente fino al triplice fischio. La Lazio, rispetto all'ultima amichevole stagionale contro il Grosseto, la Lazio, orfana di Keita, con un Rozzi in più, ha mostrato la stessa faccia: a tratti lascia il pallino del gioco agli avversari, a tratti sembra vicina a subire il colpo, quasi alle corde. E poi, spietatamente, chiude il match, e addio belle speranze avversarie. This is solo l'inizio

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