giovedì 20 settembre 2012

...con Longo


Testa sulle spalle e voglia di arrivare: Samuele Longo. L'Espanyol dopo l'esperimento ben riuscito l'anno scorso con Philippe Coutinho ci riprova e si affida ad un altro giovane interista da far maturare e segnare a raffica. L'attaccante di proprietà dell'Inter si è già calato nella nuova realtà. "Mi sono ambientato subito", afferma deciso il bomberino della Liga a TuttoMercatoWeb.com.
Merito anche di un'accoglienza calorosa.
"Sì, tutti mi hanno accolto come se mi conoscessero già da tempo. Non ho avuto difficoltà. Poi abito con la mia ragazza, che è un punto di riferimento. E come vicino di casa ho Capdevila, se ho bisogno di qualcosa posso chiedere a lui".
Italia-Spagna, le prime differenze calcistiche?
"È ancora presto per dirlo. Aspetto le altre gare. Anche perché il Levante giocava all'italiana, chiudendosi e ripartendo con dei lanci lunghi piuttosto che palla a terra. Invece il Bilbao ci ha lasciato più spazi".
Dalla Primavera alla Liga: un bel salto, una bella esperienza.
"Dal punto di vista personale sì, sarà una grande avventura. Una bella sfida. Io però devo pensare di partita in partita".
Esagerata l'espulsione della settimana scorsa?
"Secondo me sì, l'arbitro è stato fiscale. Mi è dispiaciuto perché mi toccherà saltare la prossima partita per una cavolata e perché ho lasciato la squadra in dieci".
Barça e Real Madrid, Messi e Cristiano Ronaldo. Ha già segnato le date delle sfide sul calendario?
"Sarà bellissimo poterci giocare contro, ma prima abbiamo altre partite importanti a cui pensare. Con calma, una alla volta".
Chi preferisce tra le due regine di Spagna?
"Qui è più sentito il derby contro il Barcellona. Ma io non ho preferenze".
Ah, no?
"No perché il mio idolo, Ronaldo, ha giocato in entrambe le squadre. Quindi da piccolo le ho tifate tutte e due".
Questa settimana ci hanno raccontato di un'Inter provinciale. La pensa così anche Longo?
"Ho visto la partita, alla fine ciò che conta è ottenere i risultati. Ma conoscendo Stramaccioni non penso che punti a difendersi. Però ora penso solo a far bene qui, all'Inter penserò quando sarà il momento".
Il suo obiettivo è tornare in nerazzurro, giusto?
"Il mio obiettivo è essere pronto per una squadra come l'Inter. Se lo sarò ne parleremo tutti insieme a fine anno. Ma per ora sto bene in Spagna...".
...Dove si è consacrato Coutinho.
"Qui ha lasciato un bel ricordo tra squadra e tifosi. Se si parla di lui lo si fa in modo positivo".
Dopo le partenze di Santon, Destro e Balotelli con lei, l'Inter, non vuole rifare lo stesso errore.
"Sbagliando si impara. Non conosco le situazioni di Balotelli, Destro e Santon. Ora penso a me, ma sono contento per Mattia perché lo conosco e abbiamo giocato anche insieme il primo anno all'Inter".
Un altro giovane nerazzurro del domani è Ibrahima Mbaye, dove arriverà?
"Merita come ragazzo di arrivare a grandi livelli e poi ha le qualità per fare bene. Il tempo dirà dove arriverà, ma può sicuramente fare cose importanti".
Prandelli dà spazio ai giovani, ci pensa all'azzurro dei grandi?
"Intanto penso a guadagnarmi il posto in Under '21 e a farne parte stabilmente. Poi tutto sarà una conseguenza, ma ancora è presto".
E Devis Mangia, le piace?
"Molto. Lavora bene, è una persona diretta, sincera. Mi piace anche perché le cose le dice davanti a tutti per come le pensa, che gli piacciano o no".
Diamo i numeri, quanti gol vuole fare?
"Un numero ce l'ho in testa, ma lo tengo per me e penso solo a migliorare settimana dopo settimana".
Scudetto, c'è anche l'Inter?
"Sì, certo. Ma la favorita è la Juventus. Poi le altre se la giocano".
Pure il Milan?
"Sì perché ha una grande storia. I giocatori sono giovani ma bravi".

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