mercoledì 19 settembre 2012

Quante medaglie al Quirinale Napolitano, giorno olimpico

Tre mesi dopo tutti di nuovo al Salone dei Corazzieri del Quirinale dal Presidente Napolitano. Stavolta, però, con una medaglia al collo e un’avventura alle spalle che ha segnato molte vite. Non solo da atleta, come in tanti hanno ammesso (“Non sarà più come prima” la frase più gettonata). Erano 80 (su 85) gli atleti di Londra 2012, che fra Olimpiade e Paralimpiade hanno portato a casa 56 medaglie. Un raduno di fine anno, come in una quinta Liceo, si è materializzato in un clima di festa, coi soliti casinisti che tirano la volata (Sarmiento, Russo, Di Francisca scatenati sui pullman scoperti che hanno portato gli azzurri al Quirinale) e quelli che non sono riusciti a nascondere l’emozione.ECCO LA BANDIERA — Valentina Vezzali e Oscar De Pellegrin hanno riconsegnato la bandiera tricolore al presidente, che dopo il saluto di Petrucci (“Questi atleti siano ambasciatori del bel made in Italy”), ha detto: “Grazie a tutti voi. C’è stata qualche amarezza, ma è giusto così. Gli atleti non sono macchine. Così come è giusto essere severi con chi sbaglia non rispettando le regole, pur mantenendo l’umana comprensione. Mi sono emozionato per successi incredibili. Che emozione vedere la Vezzali lottare fino all’ultimo per il bronzo. E che bella la finale fra la Di Francisca e la Errigo. Ma abbiamo vinto in tanti sport, oltre al fioretto, che dimostra che ci sono atleti capaci di primeggiare in tante discipline. Negli sport di squadra abbiamo dimostrato che facendo gruppo si può conquistare insieme qualcosa. E devo dire grazie alla lezione di vita e morale che è arrivata dalla Paralimpiade. Tutta l’Italia vi ha seguito. Vero Zanardi? Avete cancellato ogni distinzione. Non c’è più differenza fra Olimpiade e Paralimpiade”.  BRIVIDI — Sugli scudi, fra gli azzurri premiati da Napolitano, un Alex Zanardi estasiato: “Ci vorrebbero due cuori per contenere l’emozione e l’affetto che mi è tornato indietro da Londra. Oh, s’è vinta l’Olimpiade, ti rendi conto? Il messaggio forte che ho capito di aver mandato è che la mia è un’opportunità di riscatto meravigliosa. Le lacrime della mia fisioterapista al ritorno da Londra valevano più di mille parole. Adesso? Mica finisce qua. La Ferrari, tutta, mi ha mandato i suoi complimenti, Alonso ed Hamilton mi hanno inviato messaggi e li ringrazio”. Annalisa Minetti rilanciava: “E adesso Olimpiade e Paralimpiade insieme, senza divisione. Da Rio!”. SUPERVALE — In tutto questo ci sono quelli che non mollano mai. Gigi Mastrangelo: “Con la Nazionale di volley ho vinto due bronzi e un argento, ma non datemi del vecchietto e se non mi cacciano io a Rio ci vorrei arrivare”. C’è poi Valentina Vezzali, portabandiera e azzurra più medagliata di sempre, bronzo individuale e oro a squadre, che minaccia con un sorriso: “Avviso le mie compagne del fioretto che non ho nessunissima intenzione di fermarmi. Ci vediamo a Rio perché ho un oro da prendermi”. Oppure il buon Molmenti: “Dopo l’oro nel kayak Flavia Pennetta aveva detto sì al mio invito a cena. Invece m’ha dato buca. Mi tocca vincere un altro oro. Stavolta verrà, che dite?”. SINDACALISTA — E c’è chi, dopo un oro e un argento nel tiro, ovvero Niccolò Campriani, s’è lanciato in una battaglia sindacale: “Hanno progettato di cambiare le regole azzerando il punteggio che uno si porta nella fase finale. Non ci siamo, vanno premiati i più bravi. Ho fatto una petizione raccogliendo le firme di atleti olimpici e sono stato convocato a Monaco di Baviera dalla Federazione internazionale. Vediamo di risolvere questa cosa, poi inizio a pensare alle gare”. Della serie: belli e bravi, ma non fateli arrabbiare.

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