venerdì 21 settembre 2012
Livaja, il vice Milito: la risposta nerazzurra al FFP
Cambia il colore delle strisce, non cambia il risultato. A San Siro le squadre di casa non vincono, né in campionato né in Europa. Dopo lo scialbo 0-0 del Milan contro l'Anderlecht di due giorni fa, l'Inter sfiora la clamorosa sconfitta e viene salvata solo del finale dal bomber che non ti aspetti: Yuto Nagatomo, che di professione fa il terzino. La formazione nerazzurra soffre dannatamente contro il Rubin Kazan, che rimane l'avversaria da battere nel girone. Va sotto su calcio di rigore, il terzo su tre gare giocate in casa in Europa League. Tre rigori solari, nessuna protesta, tre errori lampanti da parte dei difensori. E anche questo è un segnale importante. Tra le mura amiche l'Inter non gioca tranquilla, fatica più del dovuto a tenere in mano il pallino del gioco, subendo gol praticamente sempre alla prima occasione avversaria. Contro il Vaslui era stato Samuel, oggi è toccato a Jonathan finire dietro la lavagna per l'ingenuità commessa in occasione del rigore concesso al Rubin Kazan. Sembrava immune dall'incantesimo Ranocchia, ma anche lui ha dovuto pagare dazio nel finale, quando si è fatto beffare da Rondon.
Nel disastro generale, specialmente in difesa, a Stramaccioni non mancano comunque i motivi per sorridere. Il primo motivo si chiama Marko Livaja. L'attaccante croato classe 1993 è un pallino del tecnico romano. Quest'estate si era parlato tanto di una sua possibile partenza in prestito, sulla falsariga di quanto sta facendo Longo all'Espanyol. Alla fine è rimasto, il vice Milito non è arrivato ed è toccato a lui ricoprire questo ruolo tanto bello quanto scomodo. Stasera ha pagato un po' l'emozione nei primi minuti, poi è venuto fuori alla grande, segnando un gol decisivo e sfiorandone altri. Difficile dire quanto spazio troverà in stagione. Sicuramente se l'Inter riuscirà ad andare avanti nella competizione europea (e in Coppa Italia), le occasioni non mancheranno. Intanto la formazione nerazzurra ha già la sua personale risposta al Fair Play Finanziario.
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