IL TEMPO (A. SERAFINI) - Si dice che l'abito non fa il monaco, perchè spesso le apparenze ingannano. Per ogni dubbio, chiedete a Ivan Piris. Le prime due gare del nuovo corso zemaniano, hanno consegnato al tribunale romanista i primi giudizi sul semi sconosciuto terzino paraguaiano alle prese con la sua prima avventura europea. Come sempre, le sentenze del campo sono incontrovertibili, e il debutto del numero 23 non ha certo chiuso lo spazio per le solite innumerevoli interpretazioni. Presto per giudicare, ma non per cominciare a conoscere il nazionale paraguaiano, che nell'euforia dell'ultima vittoria ottenuta domenica scorsa a San Siro, non ha nascosto il brusio che aleggiava intorno alla sua prestazione.
Negli occhi dei tifosi non è certo passata inosservata la difficoltà nella marcatura su Gomez: un concorso di colpa con Lamela (altro partito col freno a mano tirato) nel secondo gol che ha permesso al Catania di uscire imbattuto dall'Olimpico. Un paio di sbavature concesse anche a Milano hanno poi fatto tutto il resto, per un giocatore che da Trigoria continuano a ritenere punto fisso dell'undici titolare. Arrivato a Roma giusto in tempo per partecipare all'ultimo ritiro estivo di Irdning, il primo paraguaiano della storia della Roma ha convinto sin da subito il tecnico boemo, sicuro di poter far esplodere tutto il potenziale. Velocità, senso dell'anticipo e nonostante tutto, ottimo in marcatura e nella copertura delle diagonali.
Caratteristiche mostrate a sprazzi in questo primo inizio di stagione, che denotano comunque la scelta di Sabatini, su un motore diesel che sta iniziando a prendere confidenza con la strada. Circa un milione di euro la cifra spesa in estate per accapararsi in extremis il ventitreenne(bloccato proprio mentre chiudeva le valige destinazione Siviglia), e un anno di tempo per dimostrare di valere gli ulteriori quattro milioni, che la Roma dovrà sborsare tra un anno per l'acquisto definitivo. Il biglietto da visita proveniente dal Brasile, sponda San Paolo, che lo ritraeva amaramente su you tube alla mercè della furia Neymar, è soltanto un ingiusto e circoscritto ritratto di una promettente scoperta che in nottata affronterà Messi & co. con la sua nazionale.
Piris sarà l'ultimo a a chiudere il rientro dei romanisti in giro per il mondo con un volo transoceanico che lo riporterà a Trigoria a due giorni dal Bologna. Intanto è sbarcato a Roma Goicoechea. Visite mediche di rito, tappa a Trigoria e presentazione fissata alla settimana prossima con Sabatini.
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