martedì 4 settembre 2012

Senza Federico Viviani il Padova è inguardabile


Show all'Ardenza, Livorno-Padova 3-2

Gli amaranto vanno in testa con il Sassuolo grazie ai gol di Emerson, Siligardi e Bernardini: altra delusione per gli uomini di Pea che restano a quota -1, non bastano le reti di De Vitis e Galli. (foto AP/LaPresse)

Il Monday night della seconda giornata di Serie B promuove a pieni voti un Livorno sempre più convincente. Gli uomini di Davide Nicola schiantano anche il Padova con un convincente 3-2 al termine di un match altamente spettacolare. Gli amaranto agganciano il Sassuolo in testa alla classifica a punteggio pieno, mentre i biancoscudati incassano una nuova delusione dopo il pareggio del debutto contro il Lanciano e non si schiodano da quota -1.
TRIDENTE AMARANTO, CIONEK TITOLARE - Nicola riparte con un 4-3-3 molto offensivo con Paulinho supportato da Siligardi e Dionisi. L'unico indisponibile è Belingheri. Fulvio Pea, invece, deve fare a meno dei nazionali Viviani, Nwankwo e Feltscher, oltre a Galozzi e Cuffa. Il modulo dei biancoscudati resta il tradizionale 3-5-2 con Granoche e Cutolo in prima linea e Ze Eduardo davanti alla difesa. Nel pacchetto arretrato debutta subito il nuovo acquisto Cionek.
SHOW ALL'ARDENZA: LIVORNO AVANTI 2-1- Il terreno del Picchi è molto bagnato, non in perfette condizioni. Ma le due squadre non se ne preoccupano e si danno battaglia da subito. Il Livorno è più aggressivo e dopo 9' sfrutta la superiorità territoriale per passare in vantaggio. Merito di Emerson, che calcia un gran sinistro dai 35 metri, ma anche colpa di Anania che alla prima con il Padova si fa sorprendere dal doppio rimbalzo. Sotto di un gol, il Padova esce allo scoperto e trova immediatamente il pareggio. Altro tiro da fuori, questa volta di De Vitis, e altro gol, con deviazione decisiva di Lambrughi che sorprende Mazzoni (11'). Il Livorno prende paura e rischia due volte di andare sotto, ma al 21' Granoche la mette fuori di testa sugli sviluppi di un corner e al 25' Mazzoni dice no a un gran sinistro dai 30 metri di Cutolo. Gli amaranto soffrono ma tornano in avanti e al 29' arriva lo splendido 2-1 di Siligardi, che sfrutta con un fantastico sinistro una bella sponda di Paulinho. Proprio il brasiliano al 38' spreca malamente l'ultima chance del primo tempo, mandando alto un rigore in movimento.
BERNARDINI CHIUDE, GALLI ILLUDE - Pea prova a cambiare la partita sostituendo l'infortunato De Vitis con Jelenic (46') e passando a un 3-4-3 al quale dal 63' si aggiunge anche Babacar, entrato al posto di un deludente e scontento Granoche. Il Padova si butta tutto in avanti, ma non trova spazio dalla trequarti in avanti per merito di una difesa amaranto impeccabile. E, così, al 68' arriva anche il tris, calato da Bernardini che stacca indisturbato (Ze Eduardo se lo perde) sugli sviluppi di una punizione calciata dalla sinistra dall'ottimo Siligardi. È la mazzata definitiva. Pea finisce i cambi con Farias per Rispoli (71'), però il massimo sforzo ospite si infrange contro un grande Mazzoni che a un quarto d'ora dal termine si salva con una paratona sul colpo di testa a botta sicura di Galli. Sembra una maledizione, ma all'86' proprio Galli accorcia sfruttando un buon pallone servito da Farias. Il finale è tanto palpitante quanto inutile. Vince il Livorno, anche perché Mazzoni al 92' si supera ancora su Farias prima e Galli poi. Gli amaranto sorprendono e convincono come una settimana fa a Castellammare di Stabia. E, ovviamente, volano in vetta al pari con il Sassuolo.

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