mercoledì 12 settembre 2012
Calcio, Zeman: Abete non è nemico mio ma del calcio
Milano - Zdenek Zeman dopo anni di esilio dalla Serie A è tornato ad allenare la Roma e nella seconda giornata di campionato ha battuto l'Inter con un 1-3. A Sette racconta la sua idea di calcio che dovrebbe puntare su "serietà e impegno". Dell'ambiente calcistico dopo gli scandali dice: "C'è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi". Il calcio per lui "dovrebbe essere semplicità" e sempre riferendosi agli intrighi di palazzo ammonisce: "Bisogna vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori dal campo". A Massimo Moratti che ha detto di essere stato sul punto di siglare negli ultimi anni un accordo tra Inter e Zeman risponde: "Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare". L'allenatore è critico anche sulle quotazioni delle società di calcio in Borsa: "Non dovrebbero essere quotate in Borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica". E alla domanda con che nemico andrebbe a cena, se con il presidente di Federcalcio Giancarlo Abete replica: "Perché no? Abete non è nemico mio. È nemico del calcio".
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