Il derby delle isole questa volta era il derby della paura. Palermo a quota zero, Cagliari con una sola lunghezza in campionato. Poteva risollevarsi soltanto una delle due, ma l'1-1 con cui termina l'anticipo delle 18 al Barbera non risolve i problemi né di Sannino né di Ficcadenti. Apre le danze Arevalo Rios al 42', pareggia il debuttante Sau a due minuti dallo scadere. Un risultato giusto al termine di una partita brutta e nervosa. Basterà per calmare Zamparini e Cellino?
HERNANDEZ TITOLARE, PINILLA DA EX - Beppe Sannino conferma il 4-4-2 ma la coppia d'attacco è quella composta da Hernandez e Miccoli, con Dybala che parte dalla panchina e Ilicic che si muove da esterno destro. Fuori per infortunio Giorgi, Cetto, Barreto, Zahavi e Brienza, è Garcia a ricoprire il ruolo di terzino sinistro, con Morganella sull'out di destra. Escluso dall'undici titolare Eros Pisano, che parte dalla panchina con Kurtic. Massimo Ficcadenti ripropone il tradizionale 4-3-3 e punta forte sul rientro dal primo minuto di Pinilla, grande ex di turno schierato davanti con Thiago Ribeiro e Cossu a supporto. In mediana fuori Dessena, rimpiazzato da Ekdal. In difesa manca per infortunio Astori e così la coppia centrale è quella composta da Rossettini e Ariaudo, con Perico e Francesco Pisano esterni.
TANTO CAGLIARI, POI CI PENSA RIOS - La paura derivata dai due 3-0 subiti nelle prime due partite è forte nelle gambe dei giocatori del Palermo. Così a fare la partita è il Cagliari, che al 18' spaventa Ujkani con una sassata di Thiago Ribeiro e al 21' va ancora al tiro con lo stesso brasiliano. Cossu svaria su tutto il fronte d'attacco e agevola non poco le ripartenze sarde, ma alla mezz'ora il fantasista si fa male alla coscia sinistra e chiede il cambio. Al suo posto entra Ibarbo (35') e incredibilmente il Cagliari svanisce. Al 27' Miccoli va vicinissimo all'1-0 con una punizione che cambia traiettoria e non sorprende Agazzi soltanto perché il portiere ospite si salva con il piede destro come un novello Higuita. E al 40', invece, arriva il gol. Miccoli arpiona il pallone in area e scarica per Arevalo Rios, che con una bomba di destro insacca l'1-0, primo gol in Serie A e primo gol stagionale per i rosanero. Il risultato che chiede un primo tempo equilibrato con un vantaggio per gli uomini di Sannino.
ALLA FINE ARRIVA SAU - La ripresa, se possibile, è ancora peggio del primo tempo se si parla di qualità di gioco. Perché il Palermo si chiude dietro accontentandosi del vantaggio e il Cagliari, pur facendo la partita non sfonda. Sannino al 52' perde Ilicic e lo rimpiazza con Kurtic passando al 4-5-1, mentre al 75' esce per crampi un ottimo Von Bergen ed entra Munoz. Ficcadenti invece rischia il tutto per tutto con Sau al posto di Thiago Ribeiro (63') e anche Nene per Ekdal (78'). Il Palermo arretra, arretra e ancora arretra. Sino a quando spunta Sau, che al debutto in Serie A trova la deviazione giusta dopo una respinta di Ujkani su una girata di Perico in area (88'). È l'1-1 definitivo e giusto, nonostante i rosanero abbiano di che recriminare per un gol annullato a Donati all'82' (fuorigioco inesistente). Un pareggino in cui a vincere è la paura, di certo non la voglia di uscire dai guai.
QUANTI GUAI PER SANNINO - Il grande sconfitto è lui. Il tecnico del Palermo esce dal Barbera tra i fischi di uno stadio imbufalito non tanto per il pareggio quanto per un secondo tempo all'insegna della paura. La mano di Sannino ancora non si vede, anzi. Ma chissà che Zamparini non voglia dargli ancora fiducia nonostante l'unico punto conquistato in tre giornate (con un gol segnato e 10 subiti). Meglio il Cagliari, tanto leggero quanto desideroso di giocare a calcio. Ficcadenti non ha ancora vinto una partita quest'anno ma se ne va dalla Sicilia con un punticino che raddoppia il bottino in classifica. Forse anche un incontentabile come Cellino può stare sereno.
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