martedì 18 settembre 2012

Chelsea, Elkann e Alex: lo sfogo di Cobolli Gigli


Chelsea, Elkann eAlex: lo sfogo di Cobolli Gigli 

"Ho ancora grande rammarico per quell'eliminazione dal Chelsea. Potevamo sicuramente pareggiare mentre poi al ritorno ci fu l'espulsione di Chiellini che condizionò la gara e non riuscimmo a portare a casa la partita". Parole firmate Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus dal giugno 2006 fino all'ottobre 2009, che a TuttoMercatoWeb.com parla di quel confronto perso con i blues agli Ottavi di finale e delle ultime vicende in casa bianconera: "Quel Chelsea aveva cambiato tantissimo, era arrivato Hiddink che aveva dato nuova carica alla squadra che alla fine in qualche modo riuscì a passare il turno. Di quel confronto mi resta l'emozione per quell'atmosfera bellissima allo Stamford Bridge e proprio a quello stadio ci siamo ispirati per il progetto dello Juventus Stadium. Lo stadio è bellissimo, come capienza è simile all'impianto bianconero e poi anche all'esterno abbiamo cercato di imitare l'atmosfera con la gente che raggiunge l'impianto a piedi con grande serenità. C'è un tifo molto caldo, ad un passo dai giocatori, ma molto corretto. Dispiace che non sono mai stato invitato allo Juventus Stadium, ho assistito solo alla cerimonia inaugurale".
Quella partita è anche il suo più grande rammarico?
"Sì, ma c'è anche il rammarico per non aver contributo ad aiutare Deschamps che fece diversi capricci e, su suggerimenti sbagliati del suo agente, se ne andò. E' un buon allenatore e avrebbe fatto bene, anche se poi abbiamo trovato un sostituto all'altezza. Poi non sono stato confermato. In realtà non sono mai riuscito a confrontarmi con le idee di John Elkann, probabilmente appartengo alla vecchia generazione e sono stato messo da parte. Oltre al rammarico sottolineo però la gioia più grande che è rappresentata dalla vittoria al Santiago Bernabeu con Del Piero che esce tra la standing ovation degli spagnoli".
Come ha visto la sua scelta? Non c'era proprio modo di trovare un accordo per il rinnovo?
"Secondo me sarebbe rimasto. Non ho molti dubbi, si poteva trovare un accordo con un futuro dirigenziale dopo la carriera da calciatore. Certo, Del Piero avrebbe voluto giocare ma non penso fosse difficile ritagliare un ruolo ad un giocatore che fino all'anno scorso è stato importante: non credo che la Juventus avrebbe vincot lo scudetto senza di lui. Non dimentico neanche il gol fondamentale con la Lazio. Continuo a non capire la scelta della società, anche se stanno facendo bene e la squadra può continuare a vincere. Ad ogni modo invidio Del Piero perchè ha fatto una scelta di vita ed ha trovato una soluzione molto bella".
La Champions è una grande vetrina, ma quanto può influire sul campionato?
"E' chiaro che toglie lucidità ma era fondamentale per la Juventus tornare in Champions. Credo che ci sia una rosa numerosa proprio per non avere contraccolpi pericolosi ed anche in questo inizio di stagione ho visto la squadra esprimersi a grandi livelli. Carrera sta facendo un grande lavoro sul campo e la squadra è sempre molto determinata. Col Genoa ha sofferto un pò ma poi Vucinic ha cambiato la gara. E' un grandissimo giocatore, peccato che non sempre è concentrato sulla gara e vive di alti e bassi".

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