venerdì 21 settembre 2012

Paolillo a Sportitalia: "Lega? Disponibile a determinate condizioni"


Presente negli studi di Sportitalia per la trasmissione Speciale Calcio€Mercato, l'ex amministratore delegato e direttore generale dell'Inter Ernesto Paolillo ha parlato del fair-play finanziario: "La regola base del fair-play finanziario è quella che un club possa spendere in proporzione ai ricavi. Come il Real Madrid può permettersi il rinnovo di Ronaldo visti i problemi in Spagna? Il Real è il club con i maggiori ricavi al mondo, in Spagna la vendita dei diritti tv non è centralizzata come in Italia. Inoltre sul piano tecnico esistono solo Real e Barcellona, c'è un abisso tra le due big e le altre. Non bisogna dimenticare che dieci club della Liga sono in amministrazione controllata.

Il Paris Saint-Germain? Il club francese ha un grosso vantaggio: fino alla scorsa stagione era fuori dalle coppe europee. I bilanci dei primi forti investimenti della società transalpina non saranno dunque tenuti in considerazione; inoltre lo sceicco può permettersi di sponsorizzare il club con una propria banca versando tantissimi milioni di euro. Questa è una chiara elusione, ma sono convinto che l'Uefa stia lavorando per evitare queste chiare distorsioni in modo tale da mettere tutti sullo stesso piano".

Paolillo si è inoltre soffermato sulla situazione dei club italiani: "Le milanesi non sono come il Paris Saint-Germain, non hanno l'esame Uefa che parte da quest'anno. Indubbiamente partono penalizzate, e inoltre non hanno i diritti televisivi che premiano. Con la legge Melandri, gli introiti tv sono sostanzialmente diminuiti; in Italia non esiste inoltre un merchandising come in Inghilterra che permetta di aumentare gli introiti. Tutti questi fattori portano al taglio dei costi, quelli più vistosi rappresentano gli ingaggi dei calciatori.

La situazione del Milan? I rossoneri non sono ancora perfettamente in regola, lo saranno nel triennio considerato dalla Uefa. Il fair-play pone una regola: la perdita massima ricopribile è di 45 milioni in tre anni. Tuttavia i club fuori da questo limite non saranno immediatamente espulsi, se dovessero dimostrare di poter rispettare un piano di rientro verrà concesso ulteriore tempo. Quali club non sono a norma? Tutte le squadre italiane impegnate in Europa tranne Udinese, Napoli e Lazio".

L'ex dg dell'Inter ha parlato anche di un possibile insediamento all'interno della Lega di Serie A: "Perché nessuno mi ha ancora chiamato? Non bisogna chiederlo a me. A determinate condizioni sono disponibile per la Lega, ma non bisogna farne una industria. Bisogna fare un serio merchandising per il campionato italiano e un netto taglio dei costi. La Lega potrebbe fornire alle società determinati prodotti che costano di più per ogni singolo club".

Nessun commento:

Posta un commento