venerdì 21 settembre 2012

BENEVENTO-AVELLINO STREAMING DIRETTA LIVE

BENEVENTO-AVELLINO 0-0 (PARTITA IN CORSO). 
BENEVENTO-AVELLINO STREAMING DIRETTA LIVE Quarto turno di campionato in Lega Pro, Prima div. girone B, che si apre con un derby campano assai sentito tra il Benevento e l'Avellino. Toccherà a queste due squadre giocarsi la promozione diretta fino alla fine e compiere il salto dalla Lega Pro alla serie B.  Per l'occasione anche esclusiva della diretta tv (stadio Vigorito, ore 20.30, diretta Sportitalia).

BENEVENTO-AVELLINO, IL DERBY RITORNA...

BENEVENTO - Dopo circa sei mesi dall'ultimo derby si ripropone la sfida infinita tra Benevento ed Avellino, cittadine campane distanti una manciata di chilomentri ed accomunate da una miriade di similitudini, interessi, conoscenze comuni e tanto altro ancora che danno a questa partita un sapore del tutto particolare.


Dopo sei mesi la storia si ripete, gara anticipata al venerdi sera per permettere alle telecamere di Sportitalia di trasmettere il derby in diretta, l'unica cosa diversa sarà la "location", infatti venerdi i cancelli aperti saranno quelli del Ciro Vigorito di Benevento. A marzo  scorso il derby terminò in parità grazie ad una rete trovata in piena zona cesarini dal giovane Zigoni, che di fatto impedì ai giallorossi del duo Imbriani - Martinez di qualificarsi ai play-off, con tanto di festeggiamenti in casa biancoverde al termine dell'incontro per essere riusciti a fare lo sgambetto ad un Benevento lanciato in classifica e troppo sprecone in quell'occasione. Oggi Benevento -  Avellino è sicuramente una sfida diversa, non solo per i nuovi interpreti della contesa, ma soprattutto per le ritrovate ambizioni dei biancoverdi, visto che i giallorossi, come sempre in queste ultime stagioni, daranno l'assalto incondizionato alla serie cadetta.  Si preannuncia quindi una serata davvero emozionante con due squadre che sicuramente si daranno battaglia senza esclusione di colpi, il tutto condito da una presenza di pubblico che si preannuncia di categoria superiore per numero ed incitamento. L'Avellino dovrà fare a meno degli squalificati Herrera e Millesi e probabilmente dell'infortunato Pezzella, mentre sull'altra sponda il Benevento non potrà ancora disporre del portiere titolare Gori, ma in compenso recupera due pedine importanti come Carotti e Bolzan (nella foto). I giallorossi del patron Vigorito potrebbero sembrare, all'occhio dello spettatore superficiale, favoriti, ma mister Martinez in conferenza stampa  è stato chiaro "il derby è una partita a parte dove nulla può darsi per scontato" , anche se nello stesso tempo si è dichiarato sereno e consapevole della forza della sua creatura. Unico assente, ma del tutto giustificato, sarà mister Imbriani, che solo qualche anno fa, eravamo nel marzo del 2005, siglò al Partenio di Avellino un eurogol che resterà per sempre nella storia del calcio sannita.  Carmelo ora sta giocando una partita sicuramente più importante, una di quelle che non puoi sbagliare, ma da dove, ne siamo certi, ne verrà fuori da vincitore. I suoi ragazzi lo aspettano e in attesa del suo ritorno vogliono regalargli una vittoria che a conti fatti, almeno per una notte  varrebbe anche il primato solitario in classifica. Ecco i convocati del Benevento dopo la seduta di rifinitura: PORTIERI: Mancinelli, Baican; DIFENSORI: Anaclerio, Bolzan, D’Anna, Mengoni, Pedrelli, Rinaldi, Signorini; CENTROCAMPISTI: Carotti, Davì, De Risio, Mancosu, Montiel, Rajcic; ATTACCANTI: Altinier, Buonaiuto, Germinale, Marchi, Montini.

Alla sfida made in Campania ci si presenta con gli uomini di Imbriani con un punto in più in classifica (sei contro cinque) rispetto agli irpini mentre solo i biancoverdi non hanno ancora perso (Benevento ko nella gara di esordio al Curi di Perugia).
Prevista buona affluenza di pubblico, da Avellino dovrebbero arrivare in poco meno di cinquecento.
Il campo: 4-3-1-2 per i padroni di casa con reparto offensivo affidato a Germinale e Marchi; Rastelli dovrebbe replicare con un 4-4-2 nel quale potrebbe essere De Angelis il collega d’attacco di Castaldo.
Le probabili formazioni di Benevento-Avellino:
Benevento (4-3-1-2): Mancinelli; Pedrelli, Signorini, Mengoni, D’Anna; Carotti, Rajcic, Montiel; Mancosu; Germinale, Marchi. A disposizione: Baican, Bolzan, Anaclerio, Davì, De Risio, Montini, Altinier. All. Imbriani.
Avellino (4-4-2): Fumagalli; Zappacosta, Giosa, Fabbro, Pezzella; Massimo, Angiulli, Catania, Bariti; Castaldo, De Angelis. A disposizione: Di Masi, Bianco, Bittante, Panatti, D’Angelo, Lasagna, Biancolino. All. Rastelli.
Arbitro: Maresca di Napoli.

Sui cinque binari morti ormai già cresce l'erba. E oggi nella stazione ferroviaria di Avellino, chiusa da dieci giorni dopo una storia lunga 133 anni, resiste solo il barbiere Armando, che apre il locale anche di domenica mattina per i pochi, affezionati, clienti. Lui non vuole rassegnarsi. Ci sarebbero ancora in servizio anche il bigliettaio e il capostazione di Trenitalia, ma loro ormai passano le giornate leggendo il giornale e guardandosi attorno, tra la desolazione e il silenzio di una stazione dove non arriva e non parte più nessun treno. Sulla bacheca c'è un avviso per qualche viaggiatore che capita per sbaglio da quelle parti: "Orari non validi". Avellino è stata cancellata dalla geografia della strada ferrata dopo che sono stati tagliati gli ultimi collegamenti su rotaia con Salerno e Benevento: un brutto colpo per studenti e lavoratori pendolari, l'Irpinia resta senza più treni per raggiungere le Università di Fisciano e del Sannio. Ma l'agonia durava già da qualche anno. Ora che cos'è accaduto? Sulla ferrovia irpina, come una mannaia, si è abbattuta la delibera regionale datata 9 agosto 2012, che ha cancellato le ultime diciannove corse locali. Il declino era stato annunciato da altri tagli, nel giro di pochi anni la soppressione dei treni per Roma e Milano fino alla chiusura nel 2010 della storica tratta Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, raccontata da Francesco De Sanctis nel suo viaggio elettorale e ormai definita "un ramo secco" da tagliare. "Si tratta invece di una linea che potrebbe avere un ruolo strategico per il rilancio del turismo nelle zone interne", nota con amarezza Pietro Mitrione, ex ferroviere della Cigl, oggi animatore dell'associazione "In Loco Motivi", che si batte per salvare il trasporto pubblico locale. Lui e gli altri del movimento si sono sentiti definire dall'assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, nei suoi blitz in Irpinia, come dei "quattro stupidi idealisti", oppure "bimbi scemi, che chiedono al padre disoccupato di comprargli la Ferrari". "I tagli? Colpa del governo centrale", si è giustificato Vetrella, accusato però di aver penalizzato solo l'Irpinia. E pensare che l'ex assessore regionale ai trasporti Ennio Cascetta puntava a elettrificare i collegamenti tra Benevento, Avellino e Salerno per realizzare la metropolitana regionale, progetto ormai chiuso nei cassetti di Palazzo Santa Lucia. E in silenzio resta per ora anche la politica locale, dopo che è caduta nel dimenticatoio la richiesta dei gruppi di opposizione del centrosinistra alla Provincia di convocare un consiglio interprovinciale, con la partecipazione dei presidenti delle Province di Salerno e di Benevento e dei sindaci dei Comuni che si ritrovano con le stazioni ferroviarie ormai dismesse. L'ex parlamentare del Pd, Alberta De Simone, ex presidente della Provincia, rilancia l'idea di un "patto tra le Province per ottenere la sospensione e l'annullamento della delibera regionale che ha chiuso la stazione di Avellino". "Una decisione scellerata e assurda", aggiunge. L'Irpinia resta isolata proprio nel momento in cui tutti si battevano per non restare fuori dall'Alta Capacità Napoli-Bari. Sindacati, amministratori e imprenditori hanno strappato un impegno alla giunta Caldoro per la realizzazione della stazione "Hirpinia" nell'area di Valle Ufita. Ma ora Avellino diventa il simbolo della battaglia dei pendolari: qui è nato, qualche giorno fa, il coordinamento regionale che ha coinvolto comitati e associazioni dal Sannio a Caserta, da Ischia alla Valle del Sarno. Obiettivo comune: salvare il sistema del trasporto e fermare il piano di Vetrella, "il cui unico scopo - denunciano - è quello di cacciare Trenitalia dalla Campania".

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