lunedì 17 settembre 2012

Capua tra gioia e scaramanzia: "Incrocio le dita, ma questa Lazio mi soddisfa... Hernanes può dare ancora di più"

L'inizio scoppiettante della Lazio ha portato grande entusiasmo nell'ambiente biancoceleste. La giusta dose di scongiuri non può celare la contentezza per un un avvio così esaltante, come dimostrano le parole del dott. Pino Capua: “Sono molto soddisfatto di questa Lazio, la seguo in maniera assidua – ha dichiarato il presidente della Commissione Federale Antidoping ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 -. Incrocerei le dita, bisogna essere molto cauti, perché la scaramanzia conta molto. Una partenza del genere, però, non si verificava dai tempi di Maestrelli. Ma non ci sono solo i risultati, si vede soprattutto il gioco. Questo è il merito di scelte precise dell'allenatore”. Il dott. Capua non è d'accordo con chi afferma che la Lazio ha finora affrontato gare “abbordabili”: “Le due trasferte che la Lazio ha vinto sono difficili, non credo che molte squadre andranno a Bergamo o a Verona con la sicurezza di guadagnare punti. Io credo che non ci saranno differenze tra le partite in casa e quelle fuori, proprio per il tipo di gioco dato dall'allenatore. Comunque bisognerà attendere le prossime due. Per Londra sono fiducioso, ma le due gare importanti saranno quelle contro il Genoa e la trasferta di Napoli: se arriveremo a quella partita ancora in testa, ci sarà da divertirsi”. Il giudizio positivo riguarda in particolare le notevoli prestazioni dei centrocampisti, a cominciare da Hernanes: Sta dando quello che ha già dato negli anni scorsi, ma lo sta facendo con maggiore continuità. Poi penso che sia migliorato anche dal punto di vista fisico, come dimostrano i gol. E' un valore aggiunto e potrà dare ancora di più. Con la copertura di Ledesma e Gonzalez, poi, gli permettono di muoversi con maggiore libertà in campo”. Ma non c'è solo il numero 8 biancoceleste a far spendere parole d'elogio al dott. Capua: “I centrocampisti hanno delle caratteristiche doppie, contemporaneamente di qualità e di quantità. Candreva con i piedi sa giocare molto bene, lo stesso Ledesma fa un lavoro oscuro, ma ha qualità importanti. Mauri poi ha una classe sopraffina, a volte fa la seconda punta, a volte l'esterno”.

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