lunedì 17 settembre 2012
Il "bomber vero" Garlini applaude la Lazio: "Meglio di così... I biancocelesti hanno il migliore attacco"
La Lazio vittoriosa a Verona torna con in tasca il record di tre vittorie su tre, che fu di Maestrelli. Era il 1974/75, l'ultima volta che i biancocelesti esordirono con l'en plein. Dieci anni dopo, invece, la Lazio di Oliviero Garlini cercava di risalire dal Purgatorio infernale della Serie B. Arrivato a Roma nel 1984, l'attaccante bergamasco giocò nella Capitale per due stagioni. Nella prima, l'amarezza della retrocessione. Il secondo anno, la soddisfazione di chiudere la classifica dei marcatori in testa, grazie alle 18 reti messe a segno. Quella squadra, guidata da Luigi Simoni e traumatizzata dall'addio di Giorgio Chinaglia dalla presidenza, era anni luce diversa da quella convincente di oggi: “Il campionato meglio di così non poteva iniziare. La Lazio sta facendo grandi cose, credo che il merito sia della squadra, ma anche della società – ha esordito Garlini ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 -. Bisogna mantenere i piedi per terra, ma l'allenatore deve saper inculcare una mentalità vincente ai propri giocatori: di squadre che possono vincere il campionato ci sono solo Juventus e Napoli”. L'ex bomber biancoceleste, che poi passo all'Inter e quindi all'Atalanta, pone l'accento in particolare sulle grandi doti dei singoli: “Ci sono giocatori di qualità come Hernanes: i giornali ne parlano poco, ma potrebbe fare bene in qualsiasi squadra. Può risolverti le partite in ogni momento, complimenti a chi l'ha preso: la Lazio è da tempo che non aveva un giocatore così. Poi complimenti anche a Ledesma, che permette alla squadra di recuperare i palloni e temporeggiare”. Da una punta come “Oliviero bomber vero”, non può che arrivare un elogio per Miroslav Klose: “Non dimostra l'età che ha, è uno che fa valere la sua esperienza, la sua furbizia. Pochi attaccanti hanno il suo senso del gol”. Eppure, dietro il tedesco c'è un attaccante che piace particolarmente a Garlini: “Kozak ha forza e tecnica, ha tutto e mi meraviglio che non giochi. Del resto, sarebbe difficile lasciare fuori Klose”. Per l'ex attaccante laziale, però, è tutto il reparto offensivo che merita complimenti: “Zarate è un giocatore un po' abulico, ma se lo trovi in giornata può farti la differenza. All'Inter non ha fatto male, purtroppo giocava saltuariamente. Rocchi invece è un giocatore d'esperienza, ti fa salire la squadra è può essere utile. Anche Floccari dovunque è andato ha fatto bene. La Lazio per me ha gli attaccanti migliori, giocherebbero in qualsiasi squadra”. Se si domanda a Garlini cosa gli sia rimasto più impresso della sua esperienza alla Lazio, non ha dubbi: “Nessuna squadra di Serie B di quel periodo avrebbe potuto fare circa 50.000 spettatori. L'Olimpico era quasi sempre pieno, l'affetto dei tifosi mi è rimasto impresso... In quegli anni, c'era l'allenatore, c'era la squadra, ma non c'era la società. Era una squadra costruita per centrare la promozione, ma alla fine siamo stati contenti di esserci salvati”.
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