DESTRO - Il match-winner dell'Adriatico è tornato a parlare della gara di ieri e della sua esperienza in giallorosso: "Pescara è stata una partita fondamentale, ci tenevamo a vincere e ci siamo riusciti. La Roma era la mia prima scelta importante, non ho avuto dubbi sul fatto di venire qui. Sono contento della mia scelta e voglio dare sempre di più per la mia squadra. Cerco di impegnarmi allenamento dopo allenamento, l'allenatore prende le decisioni e le rispettiamo dando sempre il massimo. La maglia tolta è stata una mia sciocchezza, ero stato ammonito cinque minuti prima, dovevo stare più attento. Ho sempre detto che mi adatterò sempre, sono a completa disposizione. Se il mister continuerà a chiedermi di giocare lì lo farò senza problemi. L'Europeo Under 21 o la Confederations Cup? Fa piacere, poi le decisioni vengono prese dagli allenatori. Qualsiasi decisione la prenderemo nel migliore dei modi. Borini mi ha detto di scegliere la Roma perché oltre ad essere una grande squadra è una grande piazza con un'ottima società, c'erano tutti i presupposti per far bene. Speriamo di continuare così".
BORINI - Ha parlato anche l'ex attaccante giallorosso, che ha avuto modo di tornare sui mesi passati nella Capitale: "Meglio l'inno del Liverpool o della Roma? 1-1. Come mi ha convinto Rodgers a venire? Ci voleva poco... La stagione alla Roma? Non so come sia andata, non si può descrivere. Ci sono state partite giocate benissimo e altre disastrose, vincevamo 4-0 con l'Inter e facevamo disastri con l'Atalanta. Se mi sarebbe piaciuto giocare con Zeman? Per i gol sicuramente, avevo appena comprato casa a Roma, l'ho affittata. Un ritorno? Non è nelle mie idee. Luis Enrique? E' più persona che allenatore perché era molto comprensivo e sapeva come vivevamo partite e allenamenti, non avendo smesso da tanto. Sui comportamenti ha le sue regole. Il tiqui-taca? A tratti funzionava, a tratti no, forse più per la mentalità chiusa del calcio italiano. Il compagno più forte con cui ho giocato? Totti. Il più carismatico? De Rossi".
SIENA - Dopo il pareggio ottenuto a Verona contro il Chievo, la squadra bianconera ha ripreso oggi pomeriggio la preparazione in vista dell’impegno di Tim Cup di mercoledì con il Torino. Lavoro defaticante per chi ha giocato ieri, atletico e tecnico per gli altri con partitella finale a campo ridotto. Zè Eduardo ha lavorato con il gruppo, differenziato per Paci. Terapie per Angelo che sarà sottoposto a esami diagnostici per valutare l’entità del dolore muscolare accusato nella partita di Verona. Domani seduta di rifinitura a porte chiuse a Colle Val d’Elsa.
JANKOVIC - Come riportato attraverso il suo sito ufficiale dall'esperto Gianluca Di Marzio, la Roma ha puntato nuovamente il mirino sul giovane trequartista: "Un talento nel mirino. La Roma monitora con attenzione tanti giovani interessanti, anche in Serbia. Tra questi, c’é ancora Filip Jankovic: la trattativa per il trequartista - classe 1995 - della Stella Rossa dura da tempo, un affare non ancora chiuso. La Roma lo segue da oltre un anno, il ragazzo (tra i talenti piú quotati in Serbia) piace e i contatti con l’entourage vanno avanti. Il pressing giallorosso su Jankovic continua, in attesa di affondare il colpo decisivo."
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